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Mar.-Apr. 2011

Circoli

Sandro Guaschino & Casale Tricolore

Razzismo alla rovescia: il mio pensiero corre, immediatamente, al Sud Africa, esempio emblematico di razzismo contro i bianchi cinicamente utilizzato per biechi fini economici.

Quel remoto angolo del mondo è la dimostrazione tangibile che la storia raccontata dai “vincitori” è un colossale fandonia. Laggiù stanno accadendo fatti di gravità inaudita. Forse in Sud Africa si stanno concludendo le prove generali di un progetto che tra pochi anni verrà esportato in Europa.

La sventura del Sud Africa è di custodire nelle sue terre immense ricchezze naturali. Ovviamente i “poteri forti” non possono permettere ai bianchi boeri, legittimi abitanti di quelle terre e quindi naturali titolari dei diritti su quelle ricchezze, di gestire tali ricchezze, e quindi si sono sempre avvalsi dell’Impero “di turno” per soggiogare le popolazioni locali ed imporre la loro volontà.

Inizialmente il servo utile è stato l’Impero Britannico. Guerra anglo-boera: 500.000 soldati britannici perfettamente attrezzati non sono riusciti ad avere la meglio su 18.000 agricoltori boeri armati di forconi e vecchi fucili. A quel punto i cavallereschi soldati di Sua Maestà, tutti gentlemen noti per il loro fair play, hanno adottato il metodo, da loro sempre utilizzato in ogni conflitto: i campi di sterminio, eliminando così la popolazione infantile boera (24.000 bambini morti). Le cornamuse scozzesi poterono intonare le marce trionfali delle guerra vinta, e le "grandi famiglie" (dai Rhodes in poi) non ebbero più ostacoli nel controllo delle miniere sudafricane di diamanti.

Poi il servo utile è stato l’Impero Comunista. Questa volta gli attori si chiamano Nelson e Winnie Mandela, il primo condannato all'ergastolo per terrorismo e la seconda ripetutamente condannata per reati contro le persone e (ma guarda un po'…) per truffa. La frase celebre delle dolce Winnie è: "Con le nostre scatole di fiammiferi e le nostre collane libereremo questo paese", riferendosi alla pratica della "collana della morte" che consiste nel dare fuoco ad un pneumatico messo al collo della vittima. Sotto il regime del partito comunista da loro creato con i soldi di Mosca e del grande capitalismo (partito denominato ANC), al potere da ormai molti anni, si sta attuando la soluzione finale: instillare nelle popolazioni nere un odio innaturale ed artificialmente indotto verso i bianchi al fine di realizzare il genocidio dei boeri. In realtà l'odio razziale è sempre stato un sentimento estraneo al nazionalismo boero, ma… chissenefrega, è così facile fare credere ai negri il contrario, far credere loro che i bianchi siano i nemici! Il risultato sono più di 35.000 boeri morti ammazzati dal 1994 ad oggi. Dall'insediamento dell'ANC un milione di bianchi ha abbandonato il paese.         

L'anno scorso è stato assassinato anche Eugene Terre'Blanche, purissimo eroe della resistenza boera, leader carismatico del movimento nazionalista boero AWB. Era un convinto sostenitore dei diritti di autodeterminazione delle popolazioni nere. L'hanno ammazzato due negri. Mentre uno gli sferrava 30 colpi di machete sul viso, l'altro lo sventrava con un tubo di ferro fino a fargli uscire le viscere. La Lega dei Giovani Comunisti sudafricani si è offerta di pagare le spese legali dei due assassini.  

 

Alberto C.

CASALE TRICOLORE

 

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