TESTO INTEGRALE SULLA - GIORNATA DEL RICORDO DEI MARTIRI DELLE FOIBE - INVIATO AL MONFERRATO E “CENSURATO” IN PARTE! PUBBLICATO VENERDI’ 19 FEBBRAIO A PAG. 9
RIBADIAMO…QUALE VERITA’ DI STAMPA!!!
Domenica 7 Febbraio alcuni esponenti del Circolo Culturale Cuore Nero e di Casale Tricolore hanno partecipato alla manifestazione in ricordo delle vittime delle foibe che si è svolta a Torino, organizzata dall’Associazione di promozione sociale Casa Pound Italia. Un corteo di 150 persone ha sfilato silenziosamente per ricordare i Martiri delle foibe, tra fiaccole, bandiere di Istria, Fiume, Dalmazia e tanti Tricolori. Hanno preso parte diverse famiglie di esuli del quartiere Giuliano Dalmata delle Vallette. Un corteo silenzioso e illuminato da centinaia di fiaccole che alcuni esponenti dei centri sociali hanno tentato, con provocazioni e insulti, di disturbare senza riuscirci, grazie al notevole spiegamento delle forze dell’ordine! Molto importante è stata la partecipazione delle persone residenti nel quartiere, lo stesso che ospitò e ospita migliaia di esuli fiumani, vittime delle barbarie dei partigiani slavi. Moltissimi i cittadini indignati per la contestazione dei centri sociali e le bandiere rosse con falce e martello proposte per l’occasione, con slogan inneggianti alle foibe e a Tito! La manifestazione si è conclusa presso la lapide a ricordo del sacrificio di Fiume, Istria e Dalmazia, con un discorso di Sergio Vatta, l’indimenticabile grande allenatore della squadra giovanile del Torino e per due stagioni anche del Casale Calcio, esule di Zara.
La cosa che però ha lasciato l’amaro in bocca è che all’indomani del 10 Febbraio, “Giornata del Ricordo dei Martiri delle foibe”, a Casale Monferrato nessun organo d’informazione e istituzione ha pensato bene di ricordare le vittime della feroce pulizia etnica attuata dai partigiani comunisti slavi che fece quindicimila morti tra donne, vecchi e bambini e oltre trecentocinquantamila italiani costretti all’esodo forzato dalle loro terre di Istria, Fiume e Dalmazia! Tutto questo è spiacevole, dal momento che bisognerebbe trovare l'onestà di accantonare “l’odio dell’ideologia comunista che alimentò la tragedia” delle foibe, come dice Veltroni sul Messaggero del 05/02/10, perché la verità è che nessuna costruzione ideologica, di nessun tipo e di nessun colore, può giustificare la violenza, la privazione della libertà, la persecuzione e l’uccisione di migliaia di persone e non c’è niente che possa far dimenticare il modo orribile in cui questo avvenne.
I portavoce dei Circoli Casalesi
F. C. & A. C.
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